La Palombella, la colomba bianca protagonista della manifestazione con cui tradizionalmente Orvieto celebra ogni anno la Pentecoste, sarà idealmente consegnata a tutti i medici e infermieri d’Italia.Solitamente la colomba veniva consegnata all’ultima coppia di sposi orvietani ma nell’anno della pandemia è stato deciso di conferire alla Palombella un ulteriore significato.
La tradizione della Palombella e degli appuntamenti ad essa collegati sarà mantenuta ma necessariamente rivista alla luce delle limitazioni imposte dalle disposizioni per il contenimento del contagio da Coronavirus relative al distanziamento sociale e al divieto di assembramenti.
L’edizione 2020 sarà dunque caratterizzata da iniziative simboliche e virtuali secondo un programma stilato in collaborazione tra Comune di Orvieto, Diocesi di Orvieto-Todi, Opera del Duomo e Comitato Cittadino dei Quartieri che organizza la manifestazione “Orvieto in fiore”.
Nei giorni che precedono la Pentecoste, che si festeggia il 31 maggio, è stato chiesto agli orvietani di addobbare finestre, balconi e vetrine dei negozi con i colori dei quartieri come avveniva per il concorso organizzato dalla Fidapa Bpw Italy sezione di Orvieto inserito all’interno del programma di “Orvieto in fiore”. Un concorso che quest’anno non avrà classifica ma un unico vincitore: la città. Foto e video degli addobbi saranno utilizzati per realizzare un video che sarà pubblicato sui social network.
I social network saranno la “piazza virtuale” anche per altre iniziative simboliche. Il gruppo “Sbandieratori e musici dei Quartieri di Orvieto” sta preparando due video che usciranno nel giorno di Pentecoste: uno per onorare la Palombella, realizzato con pochi elementi a distanza di sicurezza, l’altro dedicato a Orvieto come messaggio di speranza.
L’ISAO (Istituto Storico Artistico Orvietano) sta realizzando un programma video incentrato sui simboli che caratterizzano il momento di passaggio alla Primavera, alla Fecondità della Terra, ai fiori che in sé già sono frutto.
Sarà una, ma reale, l’infiorata che sarà realizzata tra venerdì 29 e sabato 30 maggio nella chiesa di San Giuseppe dal gruppo infiorate del Comitato Cittadino dei Quartieri.
Il soggetto è quello che risulterà vincitore tra i bozzetti realizzati dalle classi 3C 2A 2B 2C del Liceo Artistico di Orvieto e scelti dal Vescovo di Orvieto-Todi, Monsignor Benedetto Tuzia. L’infiorata sarà poi visibile domenica 31 maggio anche sui profili social di “Orvieto in fiore”.
Il tradizionale volo della Palombella fin sul sagrato del Duomo quest’anno sarà invece eseguito da un drone che volerà lungo via Maitani per arrivare dentro la Cattedrale e poi proseguire il viaggio sulla piazza e sulle principali vie del centro storico in un ideale abbraccio alla città.
Le riprese sono già state effettuate nei giorni scorsi per iniziativa della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio dell’Umbria, che ne cura la produzione. Il video del volo virtuale della Palombella sarà diffuso il 31 maggio sui profili social della Soprintendenza, dell’Opera del Duomo e del TCI.
Durante la Messa di Pentecoste in Duomo, il 31 maggio, la colomba bianca, all’interno di una voliera, sarà consegnata al Vescovo da una coppia di popolani e da due personaggi in costume rinascimentale che rappresentano Giovanna Monaldeschi della Cervara e Piero Antonio Monaldeschi della Vipera. Ovvero, la coppia che con la sua unione in matrimonio pose fine alle lotte intestine che avevano insanguinato la città e che fece della Palombella la festa che rappresenterà il riconoscimento e l’emblema della loro signoria.
La Palombella sarà quindi consegnata a una rappresentanza di medici e infermieri come ideale dono e ringraziamento a tutti gli operatori sanitari che hanno combattuto in prima linea in questi mesi di emergenza sanitaria.
La Messa in Duomo del 31 maggio sarà trasmessa in streaming sui canali web e social della Tv Diocesana mentre tutti i contenuti del programma virtuale delle iniziative saranno rilanciati dai profili social istituzionali del Comune di Orvieto.
“Una festa – commentano congiuntamente gli organizzatori – che da un lato torna alle origini, quando veniva celebrata all’interno della Cattedrale, e dall’altro si innova attraverso l’utilizzo della tecnologia con l’obiettivo comune di rinnovare lo spirito identitario della comunità di Orvieto e di inviare un messaggio di speranza in questo difficilissimo momento storico. Il volo della Palombella era un tempo di buon auspicio per i raccolti, rappresenta un simbolo di pace e nell’anno della pandemia si arricchisce di un nuovo significato universale”.
Credit: foto orvietosì